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Pareti fonoassorbenti ufficio

Cosa sono le pareti fonoassorbenti per ufficio?

Sono elementi costituiti da pannelli spugnosi o da materiali compatti come il poliuretano, il legno o il polistirolo, in genere forati. Si compongono dunque di una superficie porosa con capacità fonoassorbenti e da una superficie che dona un aspetto estetico alla funzionalità della parte fonoassorbente.

Quale problema risolvono?

Negli ambienti chiusi, come  uffici, locali con stanze adiacenti tra loro, negli open space , si percepisce un livello di rumore molto maggiore di quello generato in realtà.
Questo perché le pareti amplificano il riverbero: le varie strutture architettoniche , pareti ma anche soffitti e colonne, riflettono le onde sonore causandone la riflessione e aumentando perciò il carico acustico sulle persone presenti.
Come si può limitare questo fastidioso problema del riverbero ?
La soluzione più logica ed efficace è quella di rendere tali superfici riflettenti, delle pareti fonoassorbenti; che, appunto, assorbono al loro interno le onde sonore in arrivo, ridimensionando la percezione ambientale del rumore.
I suoni , infatti , sono onde che tendono ad essere riflesse dalle superfici rigide  con potere assorbente basso, quali cemento, marmo o vetro. Con l'impiego di questi materiali, che sono quelli che troviamo in prevalenza in uffici pubblici e privati,  si generano eco e riverbero, effetti piuttosto fastidiosi, che non assicurano affatto il giusto ambiente per ascoltare e dialogare in maniera ottimale.

Esistono rumori aerei che si trasmettono attraverso l’aria come voci, musica, telefonate, squilli, segnali acustici di vario tipo
Poi ci sono i rumori di calpestio o da impatto: tacchi, spostamenti di mobilio, apertura e chiusura di elementi pesanti. Ci sono poi i rumori strutturali che sono quei rumori che si propagano attraverso le strutture della casa come i rumori di tubature, di tapparelle, di ante scorrevoli, di porte blindate che sbattono, di aperture e chiusura di inferriate, di cancelli, di forature nei muri con trapano e tutti quei rumori tipici da lavori di ristrutturazione appartamenti.

Spesso lavorare in luoghi rumorosi spinge le persone ad utilizzare cuffie ed auricolari ; in questo modo però,le persone tendono ad isolarsi, procurando una  limitazione alla collaborazione e alla condivisione spontanea di idee. E in un ambiente che punta ad essere produttivo, la necessità di isolarsi è sicuramente un fenomeno da evitare.

Negli ambienti chiusi, in effetti, il rumore complessivo che si percepisce è maggiore rispetto al rumore emesso dalla sorgente che lo ha generato. Il suono è continuamente incrementato dalle riflessioni ; la quantità di riverbero è determinata dalle caratteristiche delle superfici che delimitano gli spazi,  anche dalle dimensioni, dalla forma e  dall’altezza dei locali.

Quali sono i materiali utilizzati per realizzare le pareti fonoassorbanti da ufficio?

Le pareti fonoassorbenti sono prodotte con materiale espanso,  poroso, a celle aperte, come melammina o poliuretano oppure con materiale fibroso (fibra di legno, di lana, di vetro, di poliestere, feltri).

La capacità di assorbenza dei rumori è un’ attitudine dei vari materiali che dipende da più parametri:

  • composizione;
  • spessore;
  • porosità;  

L’alto coefficiente di assorbimento acustico, quindi, è inversamente proporzionale al  peso specifico (i materiali più compatti , più “pieni”riflettono di più: marmi, piastrelle in ceramica, vetro, cemento).

I tipi di materiali si distinguono in due grandi classi: minerali e vegetali.

Questi sono i  materiali minerali di maggior impiego per pareti fonoassorbenti ufficio:

  • la lana di vetro,
  • la lana di roccia,
  • il gesso

I loro vantaggi: più economici, riciclabili e biodegradabili, resistono bene all’umidità e alla formazione di muffe, sono traspiranti e ignifughi Essendo materiali porosi sono un’ottima soluzione per le alte frequenze.

Anche i materiali vegetali sono materiali porosi e fibrosi, ideali per l’assorbimento acustico.

I più prestanti per i pannelli fonoassorbenti sono:

  • il sughero
  • la fibra di legno
  • le fibre di tessuti (lana, canapa, iuta, cocco)

Assicurano un isolamento ottimo, sono riciclabili, resistono all'umidità e sono traspiranti. In genere sono impiegati maggiormente per installazioni interne, nei soffitti o all’interno dei pavimenti.

In quali ambienti ne è indicato l'utilizzo?

Per creare un ambiente ottimale si possono utilizzare diversi sistemi fonoassorbenti. Si possono posizionare nel  controsoffitti , oppure in forma di pannelli verticali : le pareti verticali libere, infatti, sono quelle che contribuiscono maggiormente a echi e riverberi, anche in presenza di suoni contenuti.

Negli uffici organizzati in open space è importante

  • evitare che il suono si diffonda
  • minimizzare i disturbi tra colleghi

Nelle scuole gli studenti hanno necessità di una atmosfera ottimale per poter imparare e concentrarsi, così come gli insegnanti per poter insegnare, pensare, dialogare.

Negli ospedali, i pazienti necessitano di un ambiente confortevole per poter riprendersi e guarire così come lo staff medico necessita di dover comunicare con facilità.

Principio di funzionamento delle pareti fonoassorbenti per ufficio

Instaurare un ambiente silenzioso è una condizione essenziale, di primaria importanza, che assicura concentrazione e, di conseguenza, produttività. Risulta una delle
migliori pratiche da avviare nel vivere lavorativo: l’installazione di pareti fonoassorbenti ufficio garantirà il silenzio necessario per lavorare con profitto senza distrazioni inutili.

Per l’ insonorizzazione migliore possibile, va valutata attentamente la disposizione dei pannelli , che deve risultare piuttosto omogenea nelle diverse aree dell’ufficio: sul  soffitto, sulle singole pareti o composte in sequenza; è poco funzionale, infatti, applicare localmente un “blocco acustico” vicino alla fonte diretta dei rumori. Le pareti fonoassorbenti vanno distinte dalle pareti fono isolanti :i materiali fonoassorbenti trasformano l’energia acustica in altro tipo di energia, non riflettono cioè le onde sonore, ma le assorbono.

Le pareti fonoassorbenti sono quindi caratterizzate da bassa densità e da una buona porosità che permettono la penetrazione dell’aria, e quindi dell’energia acustica, all’interno del materiale stesso: la massima efficienza si ottiene con uno spessore dei materiali fonoassorbenti pari ad 1/4 della lunghezza d’onda del suono incidente.

Le pareti fonoisolanti invece, hanno come prerogativa quella di riflettere l’energia acustica che ricevono e sono costituite da un materiale che deve avere delle caratteristiche di riflessione dell’energia acustica molto superiori alla media. Si utilizzano per evitare l’uscita di un suono dall’interno verso l’esterno e viceversa (come in studi musicali o di registrazione).

Soluzioni possibili

I materiali di produzione di pareti fonoassorbenti ufficio si prestano anche a una funzione complementare: possono essere lavorati e colorati,  rivestiti in diversi tipi di tessuti, e abbinano alla funzione primaria di assorbenza acustica anche quella di estetica e di design.

Il pannello può essere installato fissandolo  a pareti , a soffitti o può essere supportato da piantane mobili. I pannelli a parete si possono installare in modo sequenziale, creando una copertura compatta, o posti in grandi o piccoli raggruppamenti, spaziati tra loro; spesso sono utilizzati anche  singolarmente, come nel caso di postazioni singole di call center.

Il fissaggio dei pannelli può essere di tipo  fisso, con l’utilizzo di collanti, oppure movibile, tramite l’uso di ganci, anche esteticamente gradevoli.

Per applicare un trattamento acustico opportuno ci sono almeno tre aspetti da prendere in considerazione:

  • l'area disponibile
  • i requisiti  meccanici
  • l’estetica

L’applicazione tipicamente raccomandata per ottenere un’eliminazione ottimale dei riverberi è l’installazione di pannelli a parete in continuo : da parete a parete o una parte di essa.

Da un punto di vista pratico, per migliorare l’acustica,  è ideale rivestire almeno due pareti a perpendicolo tra loro, o parti di esse, per trattare entrambi i campi sonori orizzontali, ed evitare la ripetizione dell’eco.

Un’ applicazione di pari efficacia si può ottenere con pannellature di gruppi parziali , perfino singoli, disposti lungo le pareti, creando un’alternanza di vuoto e pieno.

Si può agire con modelli tutti uguali tra loro, o con diverse opzioni,  seguendo anche i propri gusti o ispirazioni creative.Uno dei modi più classici di disporre il pannello a muro, in aule o uffici, è di installare una banda orizzontale di pannelli utilizzabili come bacheche, su una o , meglio ancora su due pareti adiacenti e di  abbinarvi un controsoffitto anch’esso fonoassorbente. Sulla parete il posizionamento ideale è proprio all’altezza delle orecchie, da considerare sia in posizione eretta che seduta.

Dal punto di vista architettonico, l’ angolo è  particolarmente importante per la propagazione acustica, sia gli angoli tra due pareti verticali, sia quelli tra soffitto e pareti.
I pannelli vanno gestiti tenendo conto proprio della crucialità di questi punti.

Quali sono i vantaggi per l'utente finale?

Le pareti fonoassorbenti ufficio sono strumenti di alta funzionalità al tuo servizio.

Coniugano le loro proprietà fisiche a quelle di arredo complementare, donando vivacità ed eleganza.  Riescono a riportare il rumore di fondo entro limiti accettabili di riflessione sonora, fungendo anche da abbellimento estetico.I pannelli divisori modulari possono creare configurazioni spaziali anche articolate, adattandosi facilmente a tutti gli spazi.

È stato dimostrato che una riduzione fisica dei livelli di pressione sonora (=meno rumore) in una stanza comporta anche un’ulteriore riduzione del rumore dovuta a reazioni psicologiche: le persone parleranno più silenziosamente.